Flumeri
Dall'alto di un colle verdeggiante, in posizione panoramica, Flumeri domina la valle sottostante tra l'Ufita e il Fiumarella. Stridente è il contrasto tra i terreni adibiti ad attività agricole, artigianali o pastorali e quelli occupati da attività industriali. Infatti, grandi estensioni di terra sono destinate alla coltivazione di grano ed altri cereali, presentano filari d'olivo a perdita d'occhio, alberi da frutta, ortaggi, oppure formano oggetto di pascoli, con bestiame abbondante. Le attività artigianali sono collegate a quelle agricole: lavorazione del legno, produzione di insaccati, lavorazione del tabacco. Al contrario, il fondovalle Ufita, percorso da importanti vie di comunicazione, vede
la presenza di un importante insediamento industriale (FIAT-IVECO), dove si realizzano corriere, nonchè di uno agro-industriale (Pastificio Baronia). I due stabilimenti hanno attenuato lo storico flusso emigratorio, che in passato ha quasi dissanguato Flumeri.
Dati essenziali: a 638 metri s.l.m., con una superficie di 36 kmq, Flumeri dista 47 km da Avellino ed ospita una popolazione finalmente stabile di poco più di 3300 Flumeresi. Il Santo Patrono è S. Nicola (6 dicembre). Particolarmente sentita è la Festa di S. Rocco (15-16 agosto), che vede una grande partecipazione popolare, sia locali, sia emigranti appositamente ritornati, sia turisti. Viene realizzato il Giglio dorato, un obelisco formato da spighe di grano a quattro o cinque piani, alto quasi trenta metri. Tutti gli abitanti, sia quelli delle Contrade, che quelli del centro cooperano alla costruzione dell'obelisco, che dopo i festeggiamenti finisce ai mulini onde ottenerne farina, il ricavato della cui vendita viene destinato ad opere di beneficenza. Il mercato si tiene la domenica. Importante è la Fiera del Bestiame (terza domenica di maggio, 16 agosto, 2-3 settembre). Flumeri si raggiunge percorrendo l'autostrada Napoli-Bari, uscendo a Grottaminarda, da cui dista pochi chilometri.
La felice posizione naturalistica di cui beneficia Flumeri, ha consentito l'apertura di diverse attività agrituristiche, ove è possibile assaporare cibi ancora genuini, rappresentati da alcune delle specialità gastronomiche irpine (cicatielli, fusilli, salumi), nonchè da particolarità della cucina ufitana, come, ad esempio, gli ortaggi sott'olio. Infatti, le vaste distese di olivo che caratterizzano gran parte del panorama ufitano, consentono la produzione di un ottimo olio extra-vergine di oliva, tanto che Flumeri è nota come "La città dell'olio". E' possibile, inoltre, comprare marmellate, vino e conserve di pomodori, oltre che, eventualmente, pernottare.
Particolarmente interessante è il bosco in località Scarcata, vasto 5 ha, sul versante di Via Comunale Ponticelli. Vi si trovano piante di cipresso, acero, pino marittimo e domestico, orniello, robinia. La fauna vede la presenza di lepri, volpi, fagiani, colombi e tortore.
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Flumeri, sottolinea la rilevanza che il paese ha avuto sin da epoche remote, come dimostrato dall'insediamento romano in località Ficcoaglia. Diverse sono le chiese, tra cui particolarmente bella all'interno è quella di S. Rocco, a cui Santo è dedicata una Festa, particolarmente sentita nel paese. Interessante, anche per il ruolo storico svolto, è la Dogana aragonese. Completano il quadro una galleria di immagini (1),in cui sono riprodotti altri tratti caratteristici di Flumeri, ed una galleria di immagini (2) dedicata soprattutto ai portali in pietra.