Pietra

Gran parte dell'Irpinia è stata colpita ripetutamente nei secoli da disastrosi terremoti, che hanno generalmente coinvolto anche Fontanarosa, incidendo, ovviamente sul suo assetto urbanistico e sulle sue caratteristiche architettoniche.

Terribile fu il terremoto del 987, che uccise quasi tutti gli abitanti. Avvicinandoci ai nostri tempi, limitandoci ai sismi più disastrosi degli ultimi quattro secoli, vanno ricordati quelli del 1688, del 1702, del 1732, del 1794, del 1930, del 1962 e l'ultimo, che ricordiamo per averlo vissuto di persona, del 1980.

Purtroppo, nonostante siano ancora presenti nel centro storico di Fontanarosa elementi architettonici del XVIII secolo, non vi è più traccia di quelli relativi alle epoche antecedenti.

L'edilizia del centro storico è caratterizzata dall'impiego della pietra calcarea, estratta in loco o in cave non lontane. L'ampia disponibilità di tale materia prima, ha influenzato, anzi, determinato l'architettura complessiva del paese, dato che la si ritrova praticamente dappertutto.

Una sia pur rapida passeggiata tra le stradine del paese ci farà continuamente imbattere in archi o volte o mura o portali o scale o pavimenti e via discorrendo, tutti rigorosamente in pietra.

Perciò, con pieno merito, Fontanarosa può fregiarsi del titolo di "Città della pietra". E' come se Fontanarosa raccontasse il proprio passato tramite le pietre.

Non a caso, Gaetana Cantone nel suo "Carro di Fontanarosa" ha scritto: "Fontanarosa non dice il suo passato, lo contiene come le linee di una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, nei corrimani delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole.".

La pietra a Fontanarosa esplica non solo il ruolo di materiale da costruzione, ma diviene elemento estetico-decorativo, in modo da esaltare la bellezza dei palazzi signorili, tramite l'introduzione di elementi allegorici o naturalistico-floreali.

La pietra è per gli abili "Scalpellini" Fontanarosani anche una grande fonte di lavoro. Li possiamo ammirare mentre lavorano lavorano e plasmano la materia prima in piccoli laboratori nel centro di Fontanarosa o in periferia.

A seguito dell'incremento delle possibilità di utilizzo urbano e domestico della pietra, gli scalpellini hanno goduto di una notevole rivalutazione della loro arte, superando i problemi di sussistenza che li avevano afflitto in passato.

L'importanza della pietra per Fontanarosa, ha portato alla realizzazione di un museo ad essa dedicata.