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Pozzo San Gerardo

Il pozzo di San Gerardo Maiella, o Pozzo di Gerardiello, noto per il miracolo della chiave Il pozzo di San Gerardo Maiella, o "Pozzo di Gerardiello" è noto per il "Miracolo della chiave".

Un giorno il Vescovo Albini, a cui prestava assistenza San Gerardo Maiella, era andato a fare una passeggiata. Gerardo Maiella chiuse a chiave la porta della stanza del Vescovo e portò con sè la chiave, che poggiò sul bordo del pozzo. Inavvertitamente, la chiave cadde nel pozzo mentre Gerardo era intento ad attingervi dell'acqua. Temendo l'ira del Monsignore, il futuro Santo corse in chiesa e prese l'immagine del Bambin Gesù, che legò ad una corda. Supplicando il Bambin Gesù, ne calò l'immagine nel pozzo e tiratala su, recuperò la chiave, che vi si trovò attaccata.

Ciò premesso, occorre osservare che il Pozzo, che dovrebbe risalire alla fine del XVI secolo, non si trova nella sua sede originaria, visto che era situato al centro di un chiostro accanto alla Cattedrale di Lacedonia. Tale chiostro era sicuramente di dimensioni esigue, anche se la fantasia popolare lo rappresentava molto più grande e bello. Con molta probabilità venne ripetutamente danneggiato dai vari terremoti che si sono succeduti nel tempo e precipuamente da quelli del 1910 e del 1930. Inoltre, il pozzo aveva finito per essere assorbito parzialmente dalle mura esterne dell'Episcopio, con conseguente stravolgimento delle sue caratteristiche originarie.

Il Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali finanziò un intervento di recupero volto, da un lato, a riconferire al celebre Pozzo i suoi caratteri originari, dall'altro, ad una sua ricollocazione al pian terreno dell'Episcopio, al fine di creare un Museo locale, intitolato a San Gerardo Maiella. Purtroppo, durante i lavori di restauro e recupero, si è riusciti ad evidenziare solo alcuni degli elementi lapidei originari, limitando volutamente l'intervento sul pozzo, in assenza di documenti che dimostrino l'originaria configurazione.

Per completezza, forniamo alcune notizie sulla vita di San Gerardo Maiella, che nacque a Muro Lucano il 6 aprile 1726 e forma oggetto di venerazione in tutto il mondo. Il Santo venne battezzato nella chiesa della SS Trinità e cresimato nella chiesa della Madonna del Carmine (1740). La morte del padre spinse il giovane Gerardo a lavorare, dapprima come apprendista in una sartoria, successivamente, al servizio del Vescovo di Lacedonia. Dopo aver tentato invano varie volte di farsi frate, essendo respinto per la sua cagionevole salute, venne mandato in prova, nella veste di laico, il 17 maggio 1749 presso la Casa di S. Maria della Consolazione a Deliceto (FG). Prese i voti il 16 luglio 1752 e, durante l'esplicazione della sua missione, aiutò i poveri, i diseredati, i malati, i deboli, compiendo diversi miracoli. Morto a Materdomini il 16 ottobre 1755, venne beatificato il 29 gennaio 1893 dal Pontefice Leone XIII e canonizzato l'11 dicembre 1904 da Pio X. Il 21 Aprile 1994 è stato dichiarato Patrono della Basilicata da Giovanni Paolo II.

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