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L'immagine mostra la piccola Chiesa di S. Giuseppe, che si trova tra la Torre civica, il Castello baronale ed i ruderi della Rocca, cioè nel punto più alto di Rocchetta Sant'Antonio. Si tratta, in realtà, di una Cappelletta, dove si custodiscono delle Statue di S. Giuseppe, di S. Maria di Costantinopoli e di S. Maria Incoronata, oltre ad un dipinto del XVII secolo, che ritrae la "Sacra Famiglia".
Da un punto di vista storico, grande importanza ha la Chiesa Madre o Matrice di Rocchetta, detta dell'Assunzione, ma in passato dedicata al Patrono S. Antonio Abate. Questi sarebbe stato un eremita egiziano (252-356 D.C.), che avrebbe protetto i Rocchettani dai Barbari mentre assaltavano l'originario insediamento urbano, pare denominato "Arx Divi Antonii". Secondo la tradizione, infatti, il Santo, a cui è dedicata la Chiesa Madre, sarebbe apparso agli invasori con delle fiamme tra le mani, ingenerando il panico e ponendo in fuga i Barbari. I lavori di costruzione iniziarono nel 1754 e terminarono nel 1768, quando l'edificio religioso venne consacrato. La Torre campanaria ottagonale, che presenta la cupola maiolicata, venne realizzata nel 1588, secondo le indicazioni del Vescovo Marco Pedoca. All'interno, rettangolare a croce latina, vi sono tre navate, una centrale che si conclude col Presbiterio, e due laterali. Ai lati della Cupola vi sono due altari dedicati al Patrono Sant'Antonio Abate ed all'Addolorata, mentre sotto la cupola si osservano degli stucchi policromi che raffigurano i Quattro Evangelisti. Alla Chiesa è annesso un piccolo oratorio denominato"Chiesuola", sede delle Confraternite dell'Immacolata Concezione e della Beata Vergine Maria.
Nel Quartiere Pescone o Pescarella, si trova la Chiesa della Madonna delle Grazie, o più esattamente Chiesa della Beata Maria Vergine delle Grazie, che presenta uno splendido portale in pietra tardo-barocco. All'interno, si segnalano tre dipinti che ritraggono la Santissima Trinità, la Beata Maria Vergine delle Grazie e la Madonna del Carmine.
La piccola Chiesa di S. Giovanni, dalla scarna facciata su cui insiste un rosone in pietra, presenta all'interno un'unica navata. In passato, custodiva un busto ligneo di Gesù, trasferito nella Chiesa Matrice. All'edificio religioso è annessa una struttura, ritenuta in passato un Convento, divenuta poi residenza gentilizia.
In posizione centrale, si trova la Chiesa dell'Immacolata Concezione, edificata nel XVIII secolo. Presenta una bella facciata. All'interno, tra le varie opere d'arte, ve ne una particolarmente importante per la storia di Rocchetta, il dipinto in cui si vede la Rocchetta di fine XVIII secolo, del pittore Scogniamiglio.
In passato, Rocchetta si caratterizzava per la presenza di numerosi edifici religiosi rurali, molti dei quali scomparsi.
Tra questi primeggia la Chiesa della Madonna del Pozzo, un edificio religioso rurale, che secondo i Rocchettani incontrati, sarebbe la più bella tra le chiese del paese. Vi è custodito un bel dipinto della Madonna del Pozzo, a cui il paese dedica una Festa (24-26 agosto).
Ancora esistente, è la Chiesa rurale dell'Annunziata, o della Madonna dell'Annunziata, risalente al XVI secolo, con l'annesso Convento dei Frati Benedettini dipendenti nel Medioevo dall'Abbazia di Cava. All'Annunziata è dedicata la Festa del 25 marzo. Lo spazio antistante la Chiesa vede la presenza di una Croce scolpita su entrambi i lati, ritenuta del XVI secolo.
Tra gli altri, vanno ancora ricordati l'antico Convento di S. Stefano, già legato all'Abbazia di Cava, la Chiesa di S. Pietro, nei cui pressi, delle cavità naturali venivano usate per la sepoltura dei defunti, oltre che presumibilmente aver funto da cripte, la Chiesa di S. Lorenzo e la Cappella della Pietà.