Santo Stefano del Sole
Separato dalla Piana del Dragone dal Monte S. Angelo (995 metri s.l.m.) e dal Monte Faggeto (1148 metri s.l.m.), in posizione ideale per godere dei benefici effetti della radiazione solare dall'alba al tramonto, Santo Stefano perciò chiamato del Sole, ha il suo territorio tripartito in una zona di collina, su cui è insediato l'abitato, un'area pianeggiante, facente parte della media Valle del Sabato, che si stende verso il limitrofo Comune di San Michele di Serino, ed una zona occupata dai monti citati, alle cui spalle si trova il maestoso Monte Terminio (1786 metri s.l.m.). San Michele è un paese dalle antiche tradizioni agricole, i cui terreni coltivati ordinatamente, su cui insistono piccole costruzioni rurali, sono coperti da cereali, uliveti, vigneti e piantagioni di tabacco. Tantissimo il verde dei boschi e numerose sono le sorgenti d'acqua incontaminata.
Dati essenziali: a 537 metri s.l.m. ed a soli 10 chilometri da Avellino, Santo Stefano ospita poco meno di 2000 Santostefanesi, con una tendenza demografica positiva che ha fatto crescere i residenti del 7% nell'ultimo decennio, facendo superare il dato statistico di fine XIX secolo (1844 abitanti). Occorre sottolineare, però, che gran parte della crescita della popolazione è solo apparente, visto che tanti Avellinesi hanno comprato terreni ed edificato villette nella parte a valle del paese. Il Santo Patrono è S. Stefano, festeggiato il 3 agosto, Compatrono è S. Vito, festeggiato l'ultima domenica di agosto. Diversi gli altri eventi da segnalare, tra cui tante le sagre, la Festa della ciliegia (giugno), la Festa di S. Antonio (13 giugno), la Festa di S. Giuseppe (penultima domenica luglio), Solarte (agosto), la Festa di San Gerardo (prima domenica di settembre). Santo Stefano del Sole si raggiunge celermente da Avellino sia percorrendo la Superstrada Avellino-Salerno, uscendo a Serino o utilizzando la Strada Provinciale.
Santo Stefano del Sole, per la ricchezza di vegetazione e di acque è il luogo ideale per chi cerca il contatto con la natura incontaminata. Castagni, abeti bianchi, querce e faggi, che coprono le pendici del Monte Faggeto, vengono impiegati per attività legate alla lavorazione ed al commercio del legno. Relativamente alle acque, si ricordano le celebri Sorgenti Urciuoli, impiegate per alimentare l'Acquedotto di Napoli. Chi volesse godere di splendidi panorami, può godere del "Belvedere" sulla Valle del Sabato, percorrere la strada panoramica degli Ulivi o ammirare il panorama dalla centrale Piazza del Sole. Infine, chi amasse addentrarsi per le Contrade di Santo Stefano, dovrebbe visitare quelle denominate Castelluccio, Marturiello e dell'Angelo.
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Santo Stefano del Sole, tratta della Chiesa Madre di Santo Stefano, della Chiesa di S. Giovanni, della Chiesa della SS Annunziata, della Grotta dell'Angelo, del Palazzo Baronale, oggi sede del Municipio. Completa il quadro, una galleria di immagini.