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Volturara Irpina, stando a quanto sostenne il famoso storico Di Meo, avrebbe un'origine comune ai vicini paesi di Montella, Serino, Bagnoli Irpino, che sarebbe rappresentata da Sabatia, antica città degli Hirpini situata sui monti sovrastanti, distrutta verso il 200 A.C. dai Romani dopo la seconda Guerra Punica. Il Senato ordinò la dispersione degli abitanti, i quali formarono dei piccoli aggregati disseminati nel territorio circostante, che crescendo nel tempo originarono paesi separati e distinti.
La prima citazione del borgo medioevale si ritrova in un documento del 797, dove venne indicata come "Veterale", cioè fondo coltivato da lungo tempo.
Volturara fu feudo dei Balbano, Conti di Conza, dei D'Aquino, dei De Cabani (uno dei quali, venne giustiziato nel 1345, avendo preso parte all'uccisione di Andrea, sposo della Regina Giovanna I), dei Della Marra, Baroni di Serino (feudatari per quasi due secoli), dei Garlon, Conti di Alife, dei Cavaniglia, dei Carafa, Principi di Stigliano, degli Strambone, Principi di Volturara. Ultimo Signore di Volturara fu Francesco Berio, deceduto nel 1819.
In generale, le famiglie feudatarie citate, non risiedettero a Volturara, nè le apportarono benefici di sorta, con l'eccezione degli Strambone, che vi eressero un grazioso edificio privato, e dei Carafa, che fecero erigere la piccola Chiesa o Santuario di San Michele, su di una vicina altura (873 metri s.l.m.).
Diversi Volturaresi parteciparono ai Moti liberali del 1820 ed alcuni vennero imprigionati o condannati a morte quali con l'accusa di "Carboneria".
Volturara Irpina diede i natali a numerosi uomini illustri, tra cui Alessandro De Meo, nato il 3 novembre 1726, storico ed analista, autore degli Annali critico-diplomatici del Regno, 12 grossi volumi, molto apprezzati e ricercati. La statua che si vede nell'immagine è a lui dedicata e si trova davanti alla Chiesa di S. Nicola, nella Piazza centrale di Volturara Irpina. La scritta che si vede sotto la statua recita:
"PADRE ALESSANDRO DI MEO
1726-1786
PRODIGIO DI SCIENZA
E
MIRACOLO
DI SANTITA'".
Altri personaggi da ricordare a cui Volturara diede i natali sono Antonio Masuccio da Decio (1618), Barone di Volturara, teologo, autore di diverse opere, Antonio Pennetti, professore e insigne medico degli Incurabili a Napoli, Pasquale Savino, celebre oratore sacro, Giuseppe Pennetti, storico illustratore benemerito della Provincia di Avellino e suo fratello Vincenzo, letterato.