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Superata la prima fase di occupazione del territorio da parte degli Hirpini, a seguito degli accordi di pace con i Romani, Contrada unitamente a Forino fece parte della colonia romana Veneria Livia Abellinatum. La presenza di diverse iscrizioni, sepolcri ed altri reperti rafforza l'ipotesi che anche qui, come a Forino, si sviluppò un insediamento romano a causa della realizzazione della "Fons Augusti" o "Fontis Augustei Aquaeductus", il possente acquedotto che tramite una galleria di sei chilometri sottopassa Contrada e la collina di Bufoni, che venne attribuito erroneamente dal Pontano all'Imperatore romano Claudio e che venne "rimesso in sesto" dall'Imperatore Costantino (317-326). Tale acquedotto ebbe strategica importanza per l'approvvigionamento delle navi della flotta romana, che si rifornivano presso un grande serbatoio sito a Bacoli, alimentato da condotte del detto acquedotto che partivano dalla sorgente di Serino.
L'imponenza dell'opera richiese decenni di lavori, in cui vennero utilizzati schiavi e liberti, sotto la direzione di funzionari pubblici. Ultimata la costruzione dell'acquedotto, per il suo funzionamento e la sua manutenzione, vennero mantenute molte persone nella zona, per cui, già prima della nascita di Cristo, doveva esistere oltre il locus Furini, che verso il 300 dipendeva da Abellinum, anche un insediamento a Contrada.
Il crollo dell'Impero Romano d'Occidente (476), espose l'Italia alle invasioni barbariche, ed anche il territorio di Forino fu soggetto alle scorrerie di tali sopravvenuti, cioè, dei Visigoti, degli Ostrogoti, dei Bizantini, dei Longobardi, dei Normanni (XI secolo). Rinviamo alla storia di Forino per approfondimenti, per non riperterci.
Le origini del borgo medioevale di Contrada risalgono al Medioevo. I primi documenti, infatti, sono del XIII secolo, precisamente del 1213, dove si parla di Contrada quale Contrada di Bagnoli, un piccolo casale nel Medioevo non distante dal centro ed abbandonato già dal XIV secolo. Nel documento venne indicato anche il feudatario di Contrada, Giacomo Francisio, Signore di Monteforte e Forino. L'ubicazione del paese fu alla base delle diatribe tra diversi feudatari, interessati al possesso dell'area.
Il Casale di Contrada e quello dell'Hospitale divennero parte del feudo di Forino dal XIV-XV secolo fino a qualche decennio successivo all'abolizione della feudalità (1806), finendo per seguirne le vicende politico-amministrative, salvo un breve periodo, dal 1552, in cui il Casale divenne "Università" autonoma, anche se sempre soggetta ai feudatari di Forino.
Il Casale di Hospitale (Ospedale), nei pressi del centro storico, nel 1848, si fuse con quello di Contrada per formare un Comune autonomo.
In merito alla questione etimologica, il nome del paese deriverebbe dal latino tardo ed andrebbe inteso come "borgo".