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I Bizantini, che lottarono con gli Ostrogoti (530-570) per il dominio anche di questa parte d'Italia, essendo di fede cristiana, oltre a realizzare un fortilizio difensivo, introdussero il culto di S. Nicola Vescovo di Mira, che (sembra) veneravano sulla collina utilizzando una figura del Santo appesa ad un albero.
E' difficile che per lungo tempo la loro fede sia stata praticata in questo modo, visto che è verosimile ipotizzare che abbiano approntato un sia pur precario abbozzo di chiesa, anche se non ne abbiamo conferma archeologica o documentale. Di sicuro si trattò della prima chiesa realizzata nel territorio di Forino, presumibilmente prima dell'anno 1000.
Gennaro Vespucci sostiene che "la prima chiesa edificata in onore del santo è quella situata a sinistra del portale d'ingresso del santuario", ma non specifica quando tale struttura venne realizzata, e tardiva ci sembra la presumibile data di edificazione del XIV secolo, precisamente l'anno 1309, quando si sa che la Chiesa, nella sua attuale consistenza già esisteva ed era retta dall'Arciprete Nicola Carpentieri.
Ciò che è certo è che la struttura originaria fu sicuramente modificata a seguito di ripetuti interventi di restauro.
L'anno 1631 è ricordato come uno dei più negativi nella storia di Forino, visto che scosse telluriche di notevole intensità, che causarono il crollo di quattrocento case, furono affiancate da un'eruzione del Vesuvio, la cui cenere e i cui lapilli ricoprirono i terreni, provocando moria di animali e distruzione dei raccolti.
La drammaticità della situazione, alleviata fiscalmente dalla concessione reale di una moratoria di cinque anni nel pagamento dei tributi, fu temperata dall'allora forte fede cristiana, che indusse i fedeli di Forino e relativi Casali a dirigersi in processione verso il Santuario di S. Nicola di Mira. Il cielo era oscurato dalla pioggia di cenere e lapilli. Giunti in cima alla collina ed iniziata la celebrazione, il cielo si schiarì, chiaro segno, si interpretò, della benevolenza del Santo verso i Forinesi.
Pertanto, ogni 14 marzo, dalla Chiesa di Santo Stefano, nel Casale della Palazza, prende le mosse una processione di fedeli che ricoperti di bianco che trasportano una croce e cantano antiche litanie che si tramandano. Giunti a destinazione, dopo la celebrazione eucaristica, i fedeli si rifocillano cibandosi di prodotti tipici, tra cui le soppressate realizzate a gennaio e magari, bevendo un buon bicchiere di vino. Colla pancia piena, i fedeli nel primo pomeriggio effettuano il percorso inverso, tornando a casa.
Nel "Notamento dei luoghi Pii Laicali" eseguito nel 1783, per ordine del Re Ferdinando IV, l'edificio venne designato "Chiesa di S. Nicola amministrata dal sindaco".
Di pregevole fattura è il portale in pietra decorato, come pure interessante è il campanile.
All'interno, a tre navate, si conservano alcune opere d'arte, tra cui segnaliamo dei dipinti e sculture marmoree e lignee del XVIII secolo, tra cui spicca la statua del 1867 dedicata dai Forinesi al Patrono di Forino, S. Nicola di Mira, per ringraziarlo della protezione loro accordata in occasione del colera del 1866. Manca, purtroppo, all'appello, perchè trafugata nell'inverno 1976, un'antica statua lignea.