Sorbo Serpico
In posizione collinare, alle falde del torrente Sorbo, da cui trasse il nome, Sorbo Serpico è un piccolo e tranquillo paese irpino di tradizioni agricole, ubicato alle porte del Capoluogo Avellino. Sorbo Serpico gode di una posizione naturale assai felice, essendo adagiato nella valle del torrente Salzola, affluente del Sabato, ed essendo letteralmente immerso nel verde. Le fertili campagne coltivate producono in gran copia frutta, grano, ortaggi, uva da vino ed olive, da cui si ottiene dell'ottimo olio. I castagneti ed i boschi cedui che coprono la parte più elevata del territorio comunale (8 kmq) consentono la produzione di castagne e l'ottenimento di legname in grande quantità. In passato, le abbondanti acque disponibili venivano utilizzate per alimentare l'attività di mulini e cartiere. Erano presenti anche delle saline, da cui si estraeva il sale ed una cava di gesso di ottima qualità, che soddisfaceva il fabbisogno del Capoluogo Avellino e dei paesi limitrofi. Sorbo Serpico, davvero grazioso, è stato in gran parte ricostruito dopo il sisma del 1980, che arrecò danni ingenti al patrimonio edilizio locale, anche se ha sostanzialmente mantenuto l'impianto urbanistico precedente.
Dati essenziali: a 480 metri s.l.m. ed a 10 chilometri da Avellino, Sorbo Serpico ospita circa 550 Sorbesi, con una tendenza demografica negativa che le ha fatto perdere più del 5% degli abitanti nell'ultimo decennio. Quasi dimezzati i residenti se paragonati al dato statistico di fine XIX secolo (903 abitanti). Il Santo Patrono è S. Martino, festeggiato l'11 novembre. Diversi gli eventi durante l'anno, tra cui ricordiamo la Festa della Madonna della Neve (prima domenica settembre), S. Antonio (13 giugno), S. Rocco (16 agosto) e le tante sagre organizzate per celebrare i prodotti tipici, come quella della coccetella (agosto) e della castagna (novembre). Sorbo Serpico si raggiunge percorrendo la SS 7 o utilizzando la strada ferrata, scendendo alla stazione di Salza-Scalo, ad un chilometro dal centro di Sorbo.
Il verde che circonda Sorbo Serpico, che comprende l'area ad occidente del fiume Calore, con il Monte Tuoro (1325 metri s.l.m.) ed il Terminio (1783 metri s.l.m.), ne fa una ideale per coloro i quali amano effettuare escursioni ossigenanti nei boschi incontaminati, passeggiare lungo i sentieri da cui si ammirano valli e torrenti e le relative sorgenti, o andare in bicicletta in un'area verdissima, godendo al tempo stesso del panorama della valle circostante. Passeggiando nel ricco sottobosco, non è raro avvistare o addirittura imbattersi in uno dei tanti animali che caratterizzano la numerosa fauna locale.
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Sorbo Serpico, ricorda la nascita del borgo medioevale attorno al castello di epoca longobarda, mostra la chiesa parrocchiale di Gesù e Maria, la Cappella dell'Annunziata, la Cappella della Madonna della Neve ed, infine, parla della chiesa dei Dottrinari, di cui non abbiamo trovato traccia. Concludono il quadro, gli edifici signorili ed una galleria di immagini.