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Il Campanile è esterno alla struttura della Cattedrale e vi si accede tramite cortile interno. Si raggiunge una sorta di Cappella, che fungeva da piccolo Coro impiegato nelle fredde giornate feriali invernali, grazie al calore che vi si concentrava e che forniva ristoro ai prelati, in maggioranza anziani.
Venne realizzato per volere del Vescovo Gioacchino Martinez (1760-1782). La sua base venne costruita impiegando materiali tratti da edifici e monumenti di età imperiale provenienti dalla necropoli della vicina Abellinum. Evidenti, infatti, sono le testimonianze di tre diversi livelli di costruzione, riferibili all'antica Abellinum (II secolo A C. - I secolo). Scendendo per la scala di ferro, infatti, spiccano i blocchi di pietra, lavorati variamente, per niente uniformi, impiegati per realizzare le fondazioni e la parte bassa del campanile. Il Cortile, in passato, era probabilmente occupato o attraversato da una strada, visto che ai suoi lati è come se fosse stata realizzata una mostra permanente: da un lato, vennero collocati pezzi antichi con figure, dall'altro lato, quelli privi di tali figure. I reperti databili risalgono al I secolo A.C. e provengono prevalentemente da urne funerarie di Abellinum. La ragione è intuitiva, visto che si trattava di materiale reperibile al di fuori di Abellinum e lungo le strade, e perché più leggeri e della pezzatura tale da poter essere facilmente conglobati nelle erigende costruzioni. Tuttavia, si utilizzò tutta l'antica città preromana e romana quale cava da cui estrarre i materiali edilizi per le colonne della Cattedrale, grandi blocchi di pietra per il basamento della Cattedrale, della Cripta e del Campanile.
In origine, il Campanile non raggiungeva l'altezza attuale, visto che nel XVIII secolo venne innalzato e munito della cupola.