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Il grano, unitamente all'acqua, alla pietra, alla fede ed al presepe, rappresenta uno degli elementi caratterizzanti questo borgo dell'Irpinia interna.
Naturalmente, la storia di Fontanarosa è legata strettamente alla terra, fertile grazie anche all'abbondanza di acque, che consente la produzione di ottimi prodotti agricoli, tra cui il grano.
A riguardo, ricordiamo che il cartello che accoglie il visitatore di Fontanarosa (mostrato nella pagina di presentazione del paese), sottolinea come i terreni della Media Valle del Calore, con dolci declivi collinosi, siano ideali per la coltivazione della vite e dell'ulivo, grazie alle condizioni climatiche favorevoli ed alle tecniche di coltivazione specializzate, basate sulla coltura a bassa spalliera. Ciò ha permesso di tramandare l'antichissima tradizione enologica dei Greci, che introdussero fin dal VIII secolo A. C., il vitigno Aglianico, da cui si ricava il Taurasi D.O.C.G., un vino rosso intenso, lievemente speziato, dal sapore armonico, che esalta il gusto dei prodotti gastronomici dell'Irpinia.
Tornando al grano, la paglia che si ricava dalle sue spighe rappresenta l'elemento "religioso", visto che viene utilizzata ogni anno per la realizzazione del Carro, l'obelisco alto 30 metri trainato dai buoi fino al Santuario della Madonna della Misericordia, in ossequio ad un'antica tradizione di origine pagana.