Gesualdo
Senza alcun dubbio uno dei paesi più belli e tipici dell'Irpinia, Gesualdo si inerpica su una collina sul fianco destro della piccola valle del fiume Fredane e si raccoglie attorno al suo castello. I gesualdini, soprattutto i meno giovani, cortesi, onesti ed umili, appaiono, però, riservati, diffidenti ed estremamente chiusi verso l'esterno. Tale mentalità ha inciso negativamente sull'evoluzione del paese, rimasto eccessivamente ancorato al suo illustre passato, di cui restano testimoni bei monumenti e palazzi, nonchè strade e vicoli tipici, davvero pregevoli, anche se non sempre ben tenuti.
Dati essenziali: a poco più o poco meno di 40 k da Avellino, in base al tragitto percorso, situata a 650 m s.l.m. e con una superficie di 27,2 kmq, Gesualdo ospita poco meno di 4000 gesualdini. La tendenza demografica è fortemente negativa, a causa dell'elevato numero di emigrati, sparsi nel mondo. Diversi sono gli eventi che ravvivano la vita di questo tranquillo borgo:
- Santo Patrono (San Nicola), festeggiato il 6 dicembre;
- Carnevale gesualdino, che si tiene a febbraio, si caratterizza per la sfilata dei carri;
- Venerdì Santo, in cui si celebra la passione di Cristo, tramite una rappresentazione delle sue principali tappe;
- Celebrazione del Volo dell'Angelo (ultima domenica di agosto), dedicata a San Vincenzo Ferreri, nota come "Lotta dell'Angelo e del Diavolo", che è un'allegoria del trionfo del bene sul male. A mezzogiorno, dopo l'arrivo della statua del Santo Patrono, un bambino vestito da angelo, viene trascinato lungo un filo metallico dal Castello fino al campanile della chiesa del SS. Rosario. A circa metà strada, l'angelo lotta col diavolo: dopo una dura battaglia, l'angelo vincitore benedice gli spettatori e completa il percorso raggiungendo il campanile del SS Rosario. In serata, al termine della processione in onore di S. Vincenzo Ferreri, l'angelo effettua il percorso in direzione contraria;
- Palio dell'Alabarda (ultima domenica di agosto), un corteo storico in costumi d'epoca con esibizione del Gruppo Sbandieratori di Gesualdo. Rievocazione storica dell'incontro tra il Principe dei musici Carlo Gesualdo ed il figlio Emanuele, avvenuto a Gesualdo il 2 marzo 1609, con cui il primo concesse il perdono al secondo;
- Presepe Vivente (Natale e dintorni), si svolge nel caratteristico centro storico del paese e coinvolge i gesualdini che in costume d'epoca, fanno rivivere il mistero della nascita di Cristo. Il mercato bisettimanale (martedì e venerdì) è affiancato da una fiera periodica, tenuta in un apposita area all'ingresso del paese, a cui si accede attraversando un arco caratteristico.
Il mercato si tiene il martedì. Gesualdo è raggiungibile in tre modi: chi preferisce il percorso più tranquillo ma più lungo (41 km), percorre l'Autostrada A17 Napoli-Bari, uscendo a Grottaminarda, raggiungendo Gesualdo tramite una strada interna recentemente ampliata a cui si accede semplicemente svoltando a sinistra all'uscita del casello. Chi non vuole guidare sull'autostrada ha due alternative: o (km 40) segue la SS 90 delle Puglie, svoltando a destra all'altezza del secondo semaforo al Passo di Mirabella dopo aver superato il distributore di benzina dell'Agip, oppure (km 33) prende l'Ofantina, segue la direzione S.Mango ed esce in direzione di Fontanarosa, imboccando un'interpoderale appena oltrepassato il ponticello sul secco torrente Fredane.
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Gesualdo, ricorda l'importanza che il castello ha svolto nello sviluppo del borgo. La bellezza di Gesualdo viene mostrata presentando alcuni dei suoi luoghi più belli, quali il Cupolone, le chiese, le fontane, l'arco della Fiera. Completano il quadro Piazza Canale altre immagini che ritraggono il Municipio, il monumento ai caduti, unitamente a diversi incantevoli angoli caratteristici.