Storia
L'individuazione di una data certa relativa alla fondazione di Avellino non è possibile, data la mancanza di antichi documenti che forniscano "lumi" in proposito. E' vero che, trattando della storia del Castello di Avellino, abbiamo ricordato che vi sarebbe stato un atto del Principe Aione, dell'887, che fornirebbe indicazioni in tal senso, ma si tratta di una fonte doppiamente indiretta, perchè riferita dal Bellabona nei suoi Ragguagli sottolineandone l'assenza di un testo scritto, avendo lui letto il manoscritto dello storico Erchemperto in cui tale notizia era contenuta. Inoltre, la collina "La Terra", corrispondente al rialto su cui insiste il Duomo, era già abitata da secoli e vedeva una crescente aggregazione di persone sin dalla fine del VI secolo.
Logicamente precedente al dilemma prospettato, tuttavia, è un altro duplice ordine di problemi: quando Abellinum, sito in località "Civita" nel territorio del Comune di Atripalda, venne abbandonato e quale relazione tale antica città ebbe con Avellino (ed Atripalda). I vari studiosi che si sono interessati della questione non hanno fornito risposte univoche.
La conseguenza è che, nell'assenza di dati certi, la nostra indagine sulle origini di Avellino non è stata limitata ai soli accadimenti storici ed agli eventi conosciuti, ma è dovuta andare avanti anche effettuando verosimili deduzioni, ricostruzioni e supposizioni.
Abbiamo concentrato la nostra ricerca soprattutto in relazione al periodo che va dalle origini di Abellinum all'invasione longobarda, in modo da cercare di fare maggiore luce circa l'abbandono di Abellinum, il rapporto tra Abellinum ed Avellino e la nascita di Avellino.
La storia degli eventi successivi è chiara nel suo scorrere, ampiamente documentato.
In relazione a tale secondo periodo, ci siamo soffermati sui Normanni, gli Svevi e gli Angioini, gli Aragonesi, la Contessa Maria de Cardona, i feudatari Caracciolo, Avellino "Capoluogo" ed, infine, i Personaggi illustri a cui Avellino diede i natali.