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Visita guidata

Montevergine visto dall'alto della Collina "Tuoro" Avellino, ai piedi del Massiccio del Partenio che si vede nell'immagine, non è una metropoli, non a caso si dice che sia un paesone.

Per questo, può essere tranquillamente visitato a piedi, parcheggiando l'automobile nei pressi del centro della città, rappresentato da Piazza della Libertà, dove si potrà ammirare il Palazzo Caracciolo, oggi sede dell'Amministrazione Provinciale.

Guardando verso il Vescovato, si vede una stradina in discesa: è Via Nappi, chiamata dagli Avellinesi semplicemente "Lo Stretto" ed in passato "Stritt' a' chiazza". Alla fine di tale stradina, si raggiunge Piazza Amendola, sulla cui sinistra si trovano i ruderi del medioevale Palazzo della Dogana, (costruito a scopo commerciale e rimaneggiato nel 1657 per iniziativa del Principe Francesco Marino Caracciolo). Davanti al Palazzo della Dogana, si trova la piccola ma atipica statua dedicata a Carlo II d'Asburgo, mentre sulla Piazza incombe la presenza notevole della barocca Torre dell'Orologio.

Imboccando la stradina in salita, Via Duomo, una breve svolta sulla sinistra, in discesa ci consente di raggiungere la Chiesa di S. Francesco Saverio, nota agli Avellinesi come Chiesa di S. Rita. Tornando indietro e risalendo Via Duomo, dopo il Palazzo Greco (sulla destra) si raggiunge una piccola piazza dominata dal Duomo o Cattedrale dell'Assunta, dalla facciata in stile neoclassico, che custodisce all'interno, tra l'altro, preziosi dipinti del XVI e XVII secolo, un notevole Coro ligneo del XVI secolo, rimodellato nel XIX secolo, la fantastica Cripta ed il bel Campanile. Accanto al Duomo, dove un tempo era ubicato il Seminario, si trovano dei ruderi antichi circondati da una palizzata.

Ponendosi di fronte alla facciata, sulla sinistra, si vede la Confraternita dell'Immacolata Concezione, che contiene la Cripta di S. Biagio, il Palazzo Amoretti, oggi sede della Camera di Commercio, la Congregazione dell'Annunziata.

Andando avanti, si raggiunge la Cripta del Duomo e superata questa, in leggera discesa, si apre una piazzetta con un grazioso edificio, il Palazzo De Conciliis, dove il giovanissimo Victor Hugo trascorse qualche anno.

Imboccando le scalinate vicino all'ultimo Palazzo, si raggiunge Piazza Castello: di fronte si scorgono gli imponenti ruderi del Castello lonbgobardo, sulla destra, il nuovo Teatro comunale dedicato al Principe dei Musici, Carlo Gesualdo.

Ammirati tali monumenti, seguendo la strada in discesa lungo le mura del Castello, a pochi passi, sulla sinistra si trova il Casino del Principe, sulla destra, si raggiungono dapprima il Monastero di S. Maria di Monserrat e la Chiesa di S. Giovanni Battista ed immediatamente dopo, l'ex Monastero dei Padri Agostiniani (ora sede del Comando della Polizia Municipale) e la Chiesa di S. Generoso.

I camminatori "incalliti" potranno proseguire per raggiungere il Cimitero, dove ammirare l'Ingresso Monumentale e, poco più avanti, la stazione ferroviaria delle FFSS, punto di partenza della "mitica" linea Avellino - Rocchetta Sant'Antonio, che permette di raggiungere tanti paesi dell'Irpinia.

Tornando indietro, questa volta risalendo e lasciando il Castello sulla destra, seguendo Corso Umberto I, sulla sinistra si raggiunge la Chiesa di S. Maria di Costantinopoli, superata la quale, è opportuno scendere sulla sinistra la ripida discesa di S. Antonio Abate, dove sta rinascendo l'antico Borgo, ormai buona parte ricostruito, per trovare dapprima, sulla sinistra, la Chiesa di S. Antonio Abate e la Fontana di Grimoaldo, nota come Fontana Tecta, e dopo un pò, sulla destra la diruta Chiesa di S. Leonardo.

A tal punto, volto lo sguardo in alto, giusto per vedere come sono stati gettati "al vento" migliardi di vecchie Lire per la costruzione del Mercatone, fallimentare struttura ormai abbandonata, occorre proseguire lungo la strada, un tempo Via Salernitana, per portarsi in cima. Andando sulla sinistra e seguendo la strada, dopo un pò inizia la salita. Svoltando sulla sinistra si raggiunge il Complesso Conventuale di S. Alfonso Maria dei Liguori.

Tornando indietro, seguendo la strada in discesa, si raggiunge il Ponte della Ferriera, superato il quale, andando sulla destra, e lasciato alle spalle il "lugubre" Mercatone, si raggiunge nuovamente il punto di partenza, Piazza della Libertà.

A tal punto, per completare il percorso religioso, basta portarsi nella vicina Piazza del Popolo dove si trovano la Chiesa di S. Maria del Rifugio, il nuovo Municipio, con il Pozzo del Convento del Carmine e la Chiesa di S. Maria del Carmine.

Tornando in Piazza, si raggiunge il vicino Convento o Conservatorio delle Oblate e la Chiesa del Santissimo Sacramento, e da qui, la vicina Chiesa della Santissima Trinità dei Poveri.

Da questo punto, se non siamo ancora stanchi possiamo raggiungere, prima facendo una discesa e poi la ripida Rampa di S. Maria delle Grazie, l'omonima Chiesa ed il Convento dei Cappuccini, oltre il quale si trova l'Istituto Agrario e numerose Scuole Medie Inferiori e Superiori. Tornando indietro, in entrambi i casi, si ritorna in centro per ammirare qualche altra Chiesa, ma soprattutto per passare ad ammirare gli edifici signorili e pubblici di Avellino. Oltre al già citato Palazzo Caracciolo, sempre su Piazza della Libertà, all'angolo col Corso Vittorio Emanuele II, si trova il Palazzo del Governo, ora sede della Prefettura ed in passato Convento, davanti a cui si trovava la vecchia Chiesa del Santissimo Rosario, abbattuta per ingrandire la Piazza in oggetto.

Proseguendo lungo il Corso, lastricato (male) con pietre vulcaniche, sulla destra si trova il Palazzo De Peruta, ex sede del Municipio, sulla sinistra, il Palazzo Trevisani, diruto, prossimo al crollo ed occupato (pare) da extracomunitari e connazionali senza fissa dimora, il Padiglione militare (la ex Caserma Litto, sulla destra), la nuova Chiesa del Santissimo Rosario (sulla sinistra), l'ex Carcere Borbonico (sulla destra), il Convitto Nazionale Pietro Colletta (sulla destra), la Villa Comunale (sulla sinistra) ed infine, il Viale Italia, abbellito dagli agonizzanti platani al cui inizio, all'angolo con Via De Concilij si trova il Convento dei Frati Riformati, oggi sede della Scuola Media Francesco Solimena. Portandosi sulla parallela al Corso Vittorio Emanuele II (sulla sinistra), attraversando la Villa Comunale, che si chiama Corso Europa, si raggiunge il Museo Provinciale Irpino e la ricca Biblioteca Provinciale, a cui è prossima l'ex GIL, Gioventù Italiana del Littorio, struttura di epoca fascista, come i diversi edifici pubblici prossimi a quella citata.

La visita guidata proposta vi ha consentito di vedere gran parte di ciò che può interessare un potenziale visitatore. Ciò che manca, va ricercato nelle pagine relative ai singoli temi o nella pagina principale di Avellino.

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